Description:Dopo "Le città di Fondazione in Sardegna" la Sezione Sardegna dell'INU - Istituto Nazionale di Urbanistica presenta una nuova ricerca sulle vicende urbanistiche e di trasformazione urbana delle città sarde, esplorando la fase che va dalla fine della seconda guerra mondiale all'inizio degli anni sessanta. Il nuovo volume, edito da Cuec, indica già nel titolo il suo contenuto"LA CITTA' RICOSTRUITA - Le vicende urbanistiche in Sardegna nel secondo dopoguerra" e rappresenta la più completa analisi sull'urbanistica sarda degli anni Cinquanta finora pubblicata. Il libro è curato da Alessandra Casu, Aldo Lino e Antonello Sanna e contiene saggi e ricerche di un gruppo di studiosi e professionisti dell'architettura e dell'urbanistica, ma anche contributi di storici come Aldo Accardo e Gian Giacomo Ortu e di un demografo come Giuseppe Fara: un complesso lavoro di molte mani e di molte teste, secondo una schema che l'INU persegue dalla sua nascita in Sardegna (all'inizio degli anni ottanta) e che fa di questa associazione un caso del tutto particolare nel panorama sardo della cultura e della ricerca disciplinare. Oltre alle parti direttamente sviluppate dai curatori del volume, sulle nuove architetture nelle città sarde (A. Lino), sui Piani per le nuove comunità agrarie (A. Casu) e sul progetto e la costruzione della città (A. Sanna), la ricerca presenta contributi di noti professionisti e studiosi dell'urbanistica e dell'architettura come Gianni Campus, Elena Cenami, Enrico Corti, Vincenzo Cossu, Patrizia Gabellini, Giovanni Maciocco, Giorgio Peghin, Salvatore Peluso, Sandro Roggio, Rossella Sanna, Giuseppe Vallifuoco, Emilio Zoagli e di giovani ricercatori come Carlo Atzeni, Eugenia Ceccarelli, Alessandra Collu, Gianraffaele Loddo, Marco Marrocu, Paolo Sanjust, Antonella Sanna. La ricerca prende in esame una fase storica abbastanza recente, gli anni dal 1945 al 1960, ma poco esplorata nel campo dell'architettura e, in particolare, dell'urbanistica. Le vicende dell'urbanistica regionale di quegli anni sono prevalentemente legate all'attività di programmazione e realizzazione di alcune importanti infrastrutture pubbliche, alla riforma agraria e alle politiche di popolamento dell'agro e, soprattutto, all'attività di ricostruzione e di crescita edilizia che si sviluppa nelle città di Cagliari e Sassari e in pochi altri centri urbani: nel resto dell'isola, nei paesi, le condizioni di vita e le risorse disponibili sono infatti di mera sopravvivenza e la stessa attività edilizia non presenta significative accelerazioni rispetto alla lenta evoluzione dei decenni precedenti. La ricostruzione dei fatti urbanistici degli anni Cinquanta viene correttamente proposta nel più generale quadro economico-sociale che caratterizza la Sardegna di quel periodo, caratterizzata da arretratezza e da isolamento verso l'esterno e verso l'interno, in cui la divaricazione fra centri urbani e insediamenti rurali è profonda forse più dei decenni precedenti. Mentre la ricostruzione di Cagliari prende forma e velocità e l'espansione di Sassari consuma in fretta gli uliveti della periferia, la quasi totalità delle abitazioni dei paesi è priva dei servizi essenziali. All'inizio degli anni'50 il quadro della dotazione di infrastrutture civili della regione è disastroso, con un patrimonio abitativo in cui mancano quasi 30.000 alloggi, il 57% delle case è privo di acqua potabile, il 40% è privo di servizi igienici. Nei paesi dell'interno il fabbisogno abitativo è meno pesante, ma le infrastrutture di servizio alla residenza risulteranno sostanzialmente assenti fino a metà degli anni'60. I fatti significativi dell'urbanistica e dell'architettura che il volume dell'INU ci racconta sono quindi inevitabilmente urbani, sviluppati in un quadro in cui, non solo gli architetti e gli ingegneri, ma l'intellettualità sarda nel suo complesso"guarda pochissimo alla storia e alla tradizione e molto più alla prospettive future e alla modernità". Nel ripercorrere le vicende urbanistiche sarde degli anni Cinquanta, rilevante e continua è la presenza di Fernando Clemente, nell'attività professionale a Sassari e, in particolare, nei piani di popolamento e di riorganizzazione agraria e negli studi preparatori del Piano di Rinascita. Sassarese, allievo di Giovanni Michelucci, di cui "aveva ereditato il senso della città, che aveva sviluppato con un programma autonomo e originale", Fernando Clemente è una figura di primo piano dell'urbanistica italiana. C'è da augurarsi che anche il libro dell'INU contribuisca a provocare una seria ricerca sull'attività didattica e di studio di questo Maestro dell'urbanistica, scomparso alcuni anni fa. Il libro si sofferma sulla riflessione, presente anche in Sardegna nonostante il forte isolamento, mirata ad una sorta di rifondazione della disciplina dopo il periodo fascista e presenta l'importante attività di "manualistica" propria di quegli anni, soprattutto per iniziativa dell'INA CASA: manuali per guidare la ricostruzione, senza i qu...We have made it easy for you to find a PDF Ebooks without any digging. And by having access to our ebooks online or by storing it on your computer, you have convenient answers with La città ricostruita. Le vicende urbanistiche in Sardegna nel secondo dopoguerra. To get started finding La città ricostruita. Le vicende urbanistiche in Sardegna nel secondo dopoguerra, you are right to find our website which has a comprehensive collection of manuals listed. Our library is the biggest of these that have literally hundreds of thousands of different products represented.
Pages
192
Format
PDF, EPUB & Kindle Edition
Publisher
CUEC
Release
2002
ISBN
8884670608
La città ricostruita. Le vicende urbanistiche in Sardegna nel secondo dopoguerra
Description: Dopo "Le città di Fondazione in Sardegna" la Sezione Sardegna dell'INU - Istituto Nazionale di Urbanistica presenta una nuova ricerca sulle vicende urbanistiche e di trasformazione urbana delle città sarde, esplorando la fase che va dalla fine della seconda guerra mondiale all'inizio degli anni sessanta. Il nuovo volume, edito da Cuec, indica già nel titolo il suo contenuto"LA CITTA' RICOSTRUITA - Le vicende urbanistiche in Sardegna nel secondo dopoguerra" e rappresenta la più completa analisi sull'urbanistica sarda degli anni Cinquanta finora pubblicata. Il libro è curato da Alessandra Casu, Aldo Lino e Antonello Sanna e contiene saggi e ricerche di un gruppo di studiosi e professionisti dell'architettura e dell'urbanistica, ma anche contributi di storici come Aldo Accardo e Gian Giacomo Ortu e di un demografo come Giuseppe Fara: un complesso lavoro di molte mani e di molte teste, secondo una schema che l'INU persegue dalla sua nascita in Sardegna (all'inizio degli anni ottanta) e che fa di questa associazione un caso del tutto particolare nel panorama sardo della cultura e della ricerca disciplinare. Oltre alle parti direttamente sviluppate dai curatori del volume, sulle nuove architetture nelle città sarde (A. Lino), sui Piani per le nuove comunità agrarie (A. Casu) e sul progetto e la costruzione della città (A. Sanna), la ricerca presenta contributi di noti professionisti e studiosi dell'urbanistica e dell'architettura come Gianni Campus, Elena Cenami, Enrico Corti, Vincenzo Cossu, Patrizia Gabellini, Giovanni Maciocco, Giorgio Peghin, Salvatore Peluso, Sandro Roggio, Rossella Sanna, Giuseppe Vallifuoco, Emilio Zoagli e di giovani ricercatori come Carlo Atzeni, Eugenia Ceccarelli, Alessandra Collu, Gianraffaele Loddo, Marco Marrocu, Paolo Sanjust, Antonella Sanna. La ricerca prende in esame una fase storica abbastanza recente, gli anni dal 1945 al 1960, ma poco esplorata nel campo dell'architettura e, in particolare, dell'urbanistica. Le vicende dell'urbanistica regionale di quegli anni sono prevalentemente legate all'attività di programmazione e realizzazione di alcune importanti infrastrutture pubbliche, alla riforma agraria e alle politiche di popolamento dell'agro e, soprattutto, all'attività di ricostruzione e di crescita edilizia che si sviluppa nelle città di Cagliari e Sassari e in pochi altri centri urbani: nel resto dell'isola, nei paesi, le condizioni di vita e le risorse disponibili sono infatti di mera sopravvivenza e la stessa attività edilizia non presenta significative accelerazioni rispetto alla lenta evoluzione dei decenni precedenti. La ricostruzione dei fatti urbanistici degli anni Cinquanta viene correttamente proposta nel più generale quadro economico-sociale che caratterizza la Sardegna di quel periodo, caratterizzata da arretratezza e da isolamento verso l'esterno e verso l'interno, in cui la divaricazione fra centri urbani e insediamenti rurali è profonda forse più dei decenni precedenti. Mentre la ricostruzione di Cagliari prende forma e velocità e l'espansione di Sassari consuma in fretta gli uliveti della periferia, la quasi totalità delle abitazioni dei paesi è priva dei servizi essenziali. All'inizio degli anni'50 il quadro della dotazione di infrastrutture civili della regione è disastroso, con un patrimonio abitativo in cui mancano quasi 30.000 alloggi, il 57% delle case è privo di acqua potabile, il 40% è privo di servizi igienici. Nei paesi dell'interno il fabbisogno abitativo è meno pesante, ma le infrastrutture di servizio alla residenza risulteranno sostanzialmente assenti fino a metà degli anni'60. I fatti significativi dell'urbanistica e dell'architettura che il volume dell'INU ci racconta sono quindi inevitabilmente urbani, sviluppati in un quadro in cui, non solo gli architetti e gli ingegneri, ma l'intellettualità sarda nel suo complesso"guarda pochissimo alla storia e alla tradizione e molto più alla prospettive future e alla modernità". Nel ripercorrere le vicende urbanistiche sarde degli anni Cinquanta, rilevante e continua è la presenza di Fernando Clemente, nell'attività professionale a Sassari e, in particolare, nei piani di popolamento e di riorganizzazione agraria e negli studi preparatori del Piano di Rinascita. Sassarese, allievo di Giovanni Michelucci, di cui "aveva ereditato il senso della città, che aveva sviluppato con un programma autonomo e originale", Fernando Clemente è una figura di primo piano dell'urbanistica italiana. C'è da augurarsi che anche il libro dell'INU contribuisca a provocare una seria ricerca sull'attività didattica e di studio di questo Maestro dell'urbanistica, scomparso alcuni anni fa. Il libro si sofferma sulla riflessione, presente anche in Sardegna nonostante il forte isolamento, mirata ad una sorta di rifondazione della disciplina dopo il periodo fascista e presenta l'importante attività di "manualistica" propria di quegli anni, soprattutto per iniziativa dell'INA CASA: manuali per guidare la ricostruzione, senza i qu...We have made it easy for you to find a PDF Ebooks without any digging. And by having access to our ebooks online or by storing it on your computer, you have convenient answers with La città ricostruita. Le vicende urbanistiche in Sardegna nel secondo dopoguerra. To get started finding La città ricostruita. Le vicende urbanistiche in Sardegna nel secondo dopoguerra, you are right to find our website which has a comprehensive collection of manuals listed. Our library is the biggest of these that have literally hundreds of thousands of different products represented.